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venerdì 17 dicembre 2010

Bevemolo strano!


Di Dan Lerner:

A volte capita che mi chiedano di suggerire vini strani, vini bizzarri e mi sovviene allora la sindrome dell’”idiot savant”, individui cioè che presentano una capacità super sviluppata in concomitanza con un certo grado di ritardo mentale.
Ma vino , io credo , non è fatto per épater les bourgeois, il vino è per godere. Nel vino l’armonia e l’equilibrio sono doti che devono accompagnare la piacevolezza e la caratteristica principe: la bevibilità.
Non è più tempo di vini estremi, ma di vini estremamente buoni, comunque siano fatti, ovunque siano fatti.

E allora se vogliamo stupire gli amici facciamolo sfatando i molti pregiudizi che accompagnano le bottiglie: rosso con la carne, bianco con il pesce, senza sgarrare; i francesi sono tutti carissimi; il tappo a vite è indice di scarsa qualità; i rossi vanno invecchiati, i bianchi vanno bevuti giovani.
Ecco, parliamo di quest’ultimo. In queste giornate di libagioni festaiole provate ad abbinare alle vostre succulente preparazioni di cucina alcuni bianchi con qualche anno sulle spalle, la loro complessità e le loro caratteristiche vi trasformeranno in un istante nell’esperto del gruppo! Struttura a sostenere anche piatti complessi, acidità a ripulire ed alleggerire il palato. L’ideale per le faticose cene del Natale.

Alcuni esempi, dai 5 anni fino al secolo scorso, ed un suggerimento che vale tutti quanti: non serviteli ghiacciati e date poi loro tempo nel bicchiere, prestando attenzione al loro aprirsi con l’aumentare della temperatura.


Ciro Picariello, Summonte (AV) – Fiano di Avellino 2005.Grande mineralità, note tra il salmastro e l’affumicato, un ricordo di canditi. Grasso in bocca e ancora sostenuto da tanta acidità. Un vino che trae tutta la sua complessità dalle uve dei pochi ettari dell’azienda: ha visto solo acciaio e tanta attenzione.



Bressan Mastri Vinai, Farra d’Isonzo (GO) – Carat 2004 (Tocai Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla).Il classico uvaggio del Collio, dopo aver trascorso un anno sulle sue fecce fini in botti da 2.000 lt. e barrique riposa a lungo in acciaio per regalare solo ora tutta la sua eleganza. Volete giocare al sommelier? Beh, ci si trova l’albicocca e la pesca, il miele e l’acacia, e la deliziosa chiusura amarognola di una mandorla.



Domaine Damien Laureau, Savennières (Loira) – Savennières “Les Genêts” 1999 (Chenin Blanc).Che dire di questo “monsieur vin”? Dategli tutto il tempo che si merita. Ha la mineralità della sua terra, un’acidità sostenuta, parte con i fiori bianchi e poi pian piano tira fuori di tutto. Suggerimenti per fare la figura dell’esperto? Provate a dire rabarbaro, anice, agrume, cera d’api. Opulento.



Fattoria San Lorenzo, Montecarotto (AN) – Il San Lorenzo 1998 (Verdicchio dei Castelli di Jesi).Sì, verdicchio, quel vino che in molti snobbate. Qui potete vincere molte scommesse. Provate a chiedere ai vostri commensali di ipotizzare l’età di ciò che stanno sorseggiando: dodici anni non glieli darà nessuno. Una freschezza che ognuno di noi vorrebbe avere a ottant’anni (l’equivalente “umano”). Solo acciaio e cemento per la sua vinificazione, e poi la lucida follia dell’attesa da parte di Natalino Crognaletti, il produttore.



Cà d’Gal, Santo Stefano Belbo (CN) – Moscato Vigna Vecchia 2003 (Moscato Bianco di Canelli).Il Moscato sui dolci finali ci sta sempre e qui non faremo eccezione anche se questo vino io lo vedo anche meglio prima, sul fois-gras o sui formaggi erborinati. Una vigna di oltre 50 anni, un terreno calcareo e bianco, anche qui il sostegno di una bella acidità che è la spina dorsale di ogni buon vino. Una dolcezza delicata e un meraviglioso sentore di salvia. Di che stupire e gioire pensando ai “moscatini” che impazzano sugli scaffali dei supermercati in questi giorni. Ce n’è 1.000 bottiglie ogni annata e poi più.

10 commenti:

  1. che meraviglia trovare il fiano di avellino. è veramente un ottimo vino.

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  2. @Stefano: per servirla, Signor nostro...
    @Marlene: il 2008 di Ciro ha sbancato le guide quest'anno, ma cosa fa nel tempo questo vino... da non credere!

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  3. Natalinooooooo!
    Che Meraviglie... anzi, VERDICCHIOVIGLIE!!!
    Mitico Dan, sempre al cuore del problema... ci son già i fuochi d'artificio a capodanno no???

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  4. Dan ha sempre una marcia in più, Ciao e buon anno!!!

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  5. mi fate arrossire come un... grappolorosso :-)

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